Due sedie, una di fronte all’altra, una occupata da Marcella Oliva, volontaria dell’Associazione Maria Bianchi, in attesa. Quando la sedia di fronte a lei viene occupata inizia il con-tatto: le mani si incontrano, pochi minuti per raccontare e ricordare il proprio caro che non c’è più, cosa si è portato via per sempre, cosa ci ha lasciato, cosa posso fare per continuare ad amarlo. Poi lo sguardo, occhi negli occhi, per specchiarsi, ritrovarsi, ricontattare quelle intense emozioni che forse non si ha più il tempo e l’occasione di vivere.
Un’esperienza profondamente intima per riconnettersi con l’assenza, un momento di forte condivisione e di acuto con-tatto con se stessi e con chi non c’è più.